Napoli in lutto per la morte di Rosy Viola, icona della musica neomelodica. Ricoverata da giorni, è scomparsa dopo un improvviso peggioramento.
Non solo il lutto devastante per Rocco Hunt, oggi Napoli si stringe anche nel dolore per la scomparsa di Rosy Viola, una delle voci più amate della canzone neomelodica. La notizia della sua morte, avvenuta dopo un improvviso peggioramento delle condizioni di salute, ha colpito profondamente fan e colleghi. La cantante era ricoverata da alcuni giorni, ma la notizia della sua scomparsa è arrivata improvvisamente.

La carriera e la popolarità di Rosy Viola
Nata a Napoli nel 1966, all’anagrafe Anna Esposito, Rosy Viola è stata una delle artiste più rappresentative della musica neomelodica napoletana. Aveva iniziato la sua carriera verso la fine degli anni ’80, esibendosi tra feste, piazze e matrimoni. Nel corso degli anni era riuscita a conquistare un pubblico sempre più vasto grazie a brani che raccontavano, in pieno stile neomelodico, storie di amore, tradimenti, madri e figli.
La sua autenticità e la capacità di raccontare la vita quotidiana le hanno permesso di restare nel cuore dei napoletani per decenni. Nel settembre del 2020, era finita sulle prime pagine dei giornali per una festa in piazza organizzata senza autorizzazione, in piena pandemia, evento per cui era stata multata.
Nonostante ciò, aveva continuato a ricevere il sostegno del pubblico, accumulando quasi 18.000 follower su Instagram. Tra le sue collaborazioni più recenti, quella con Nello Amato e con la giovane Giusy Attanasio, con cui aveva duettato nel brano Senza e te 2.0.
La malattia e i progetti futuri
Soltanto lo scorso ottobre, Rosy Viola aveva pubblicato il singolo Na ‘nnamurata comm’a me, lasciando anche un messaggio ai fan sui social in cui annunciava l’arrivo del nuovo album O silenzio fa rummore. Il disco era atteso a breve, ma la cantante è stata colpita da un peggioramento improvviso delle sue condizioni di salute.
Secondo quanto riportato da Vesuvio Live, era malata da tempo e il suo quadro clinico risultava comunque “gravemente compromesso“,